Sport e Terzo settore, riforma Iva dal 1° gennaio 2026 e Ricevuta Elettronica

In arrivo il nuovo regime IVA per Società Sportive ASD, SSD e Terzo Settore

Sta per entrare in vigore un nuovo regime IVA destinato a trasformare profondamente gli adempimenti fiscali delle associazioni sportive dilettantistiche (ASD), delle società sportive dilettantistiche (SSD) e degli enti del Terzo Settore (ETS).

 

LE PRINCIPALI NOVITA` DEL NUOVO REGIME IVA

Il nuovo regime fiscale introdurrà una serie di adempimenti per attività che in passato rientravano tra quelle “fuori campo IVA” e che ora verranno classificate come “operazioni escluse”. Tra le principali novità si segnalano:

  • Apertura della partita IVA, anche per attività finora esonerate;
  • Obbligo di fatturazione elettronica, salvo specifiche esenzioni previste;
  • Utilizzo dei registratori telematici per la certificazione dei corrispettivi, con eventuali deroghe;
  • Nuovi adempimenti periodici, tra cui dichiarazione IVA annuale e liquidazioni mensili o trimestrali, se non esonerati.

Questo nuovo assetto normativo risponde all’esigenza di adeguare il sistema fiscale italiano alle direttive europee, in particolare alla Direttiva 2006/112/CE, con l’obiettivo di garantire maggiore trasparenza, omogeneità fiscale e di contrastare le distorsioni della concorrenza nei settori sportivo e sociale.

IL RUOLO DEL REGIME AGEVOLATO 398/1991

Resteranno comunque valide, per gli enti che ne hanno diritto, le semplificazioni previste dal regime forfettario 398/1991, che continuerà a garantire una gestione più snella, tra cui:

  • Esonero dalla fatturazione elettronica, ad eccezione delle operazioni di pubblicità e sponsorizzazione;
  • Dispensa dall’utilizzo dei registratori telematici;
  • Esonero dalla presentazione della dichiarazione IVA annuale e dalle liquidazioni periodiche.

Inoltre, l’art. 36-bis del DPR 633/1972 stabilisce che, per le operazioni esenti da IVA, è possibile beneficiare di una semplificazione degli obblighi di fatturazione e registrazione, purché venga comunque prodotta un’adeguata documentazione in caso di richiesta da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

DAL REGIME di ESCLUSIONE al REGIME di ESENZIONE IVA

Le operazioni svolte dagli enti associativi nei confronti dei propri soci sono pe la maggioranza “fuori campo IVA” quindi escluse dall’IVA. Le vendite da “Attività istituzionali” sono definite anche  “Entrate non commerciali” o “Entrate de-commercializzate”, queste hanno la caratteristiche di essere completamente non tassabili a priori, quindi non sottoposte ad IVA e a tassazione sull’imponibile IRES. Dal 1° gennaio 2025, queste stesse operazioni diventeranno, invece, COMMERCIALI ma ESENTI IVA. Questo cambiamento implica che, per quanto non siano soggette all’applicazione dell’IVA, gli enti dovranno comunque rispettare nuovi obblighi contabili, come l’emissione di fatture elettroniche o scontrini fiscali per alcune tipologie di incassi.

Inoltre per adempiere a talo obblighi normativi, l’Associazione dovrà dotarsi di un Codice di Partita IVA (per cui scegliere un codice ATECO ed iscriversi al REA della propria Camera di Commercio), optare per un Regime contabile (se ordinario o semplificato e quale tipologia di semplificato nel caso).

UN CAMBIAMENTO CHE NECESSITA PREPARAZIONE

L’introduzione del nuovo regime comporterà inevitabili adeguamenti di natura gestionale, tecnologica e organizzativa, soprattutto per le realtà di piccole dimensioni o a conduzione volontaria. È quindi fondamentale che ASD, SSD ed ETS inizino fin da subito a valutare un adeguato Software Gestionale ricco di Funzioni, l’impatto delle nuove regole, a rivedere le proprie procedure e ad adottare soluzioni in linea con i nuovi obblighi fiscali. L’utilizzo di un Software Gestionale Modulare semplifica tutte le procedure ed evita sanzioni.

 

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Stampante Fiscale specifica conforme alle normative fiscali italiane e Compatibile con il Software Gestionale.
Nessun hardware specifico è necessario
Richiede aggiornamenti normativi obbligatori da eseguirsi in loco da tecnico abilitato.
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